Neuropsicomotricità a Livorno
La dott.ssa Francesca Palmieri, terapista della neuropsicomotricità dell'età evolutiva (TNPEE)
presso il nostro studio di Livorno, si occupa di pazienti in età evolutiva.
Collaborando con: neuropsichiatra infantile, psicologo, professionisti della riabilitazione, pediatra, personale scolastico, operatori dell’area pedagogica, in modo da garantire una presa in carico globale del bambino.
A chi è rivolto l'intervento del TNPEE?
A bambini e adolescenti in età 0-18
che presentano:
- Ritardo Psicomotorio
- Disturbi della Coordinazione Motoria
- Disturbi dello Spettro Autistico
- Disturbi della Regolazione
- ADHD
- Disturbi Specifici di Apprendimento (DSAp)
- Disturbi Neuromotori, Sensoriali e Neuromuscolari
- Disabilità Intellettiva
- Paralisi Cerebrali Infantili
- Sindromi Genetiche
Quali sono le finalità dell'intervento neuropsicomotorio?
Tramite un approccio globale e precoce, lo scopo è quello di:
- Sostenere l’integrazione delle funzioni percettivo-motorie
- Promuovere l’organizzazione delle competenze emergenti e la modificazione dei comportamenti atipici
- Sviluppare le potenzialità presenti, aumentando l’autonomia del bambino nella vita quotidiana
- Accrescere il senso di efficacia e l’autostima del bambino
- Contribuire alla regolazione emotiva e potenziare le competenze socio-relazionali
Come interviene il TNPEE?
Dopo una prima fase di osservazione e valutazione del bambino, che può prevedere anche la somministrazione di test standardizzati, si stabiliscono obiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine, condivisi con la famiglia e con gli altri professionisti che ruotano attorno al bambino.
All’interno della terapia, lo strumento utilizzato è il gioco in quanto l’esistere del bambino ruota attorno all’attività ludica che viene modificata e modulata in base all’età.
Il gioco è il modo scelto dal bambino per crescere e attraverso il quale esprimersi in totale libertà , usando molteplici linguaggi ( del corpo, del movimento, verbale ). E’ quindi fondamentale garantire quest’esperienza: ecco perché in terapia si offre una realtà spazio-temporale, senza particolari consegne, che favorisce spontaneamente la sua espressione.